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Radon

Il radon (Rn) è un gas nobile radioattivo presente in natura, incolore, inodore, insapore e inerte, caratteristiche che lo rendono non percepibile dai nostri sensi e perciò difficile da individuare e da quantificarne la presenza. Deriva dal decadimento radioattivo dell’uranio 238, un elemento presente sulla Terra fin dalla sua formazione (primordiale). L’uranio è presente in quantità variabile in tutte le rocce e suoli della crosta terrestre, ossia è un elemento ubiquitario: per questa sua caratteristica rappresenta una sorgente indiretta di gas radon in quasi la totalità dei siti terrestri.

Viste le premesse, l’ Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), ha classificato il radon nel gruppo 1, in cui sono elencate le sostanze per le quali vi è un’evidenza sufficiente di cancerogenicità sulla base di studi epidemiologici sugli esseri umani. Nello stesso gruppo sono presenti anche il fumo di sigaretta e l’amianto.

Il rischio radon si riferisce alla possibilità di esposizione a radiazioni ionizzanti naturali nei luoghi di lavoro e negli ambienti confinati ( interrati e seminterrati).

A causa degli effetti che tale esposizione può comportare, è obbligo del datore di lavoro effettuare un’accurata valutazione dei rischi per evitare o prevenire conseguenze negative sulla salute dei lavoratori.

Questo è fondamentale sia per garantire la salute all’interno del luogo di lavoro, sia perché un DVR completo aiuta il datore di lavoro a tutelarsi dal punto di vista sanzionatorio.

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 43 del 21 febbraio 2024 il nuovo piano nazionale radon 2023-2032 con l’obiettivo di individuare:

  • le strategie, i criteri e le modalità di intervento per prevenire e ridurre i rischi di lungo termine dovuti all’esposizione al radon in abitazioni, edifici pubblici e luoghi di lavoro, anche di nuova costruzione, per qualsiasi fonte di radon, sia essa il suolo, i materiali da costruzione o l’acqua;
  • i criteri per la classificazione delle zone in cui si prevede che la concentrazione di radon come media annua superi il livello di riferimento nazionale in un numero significativo di edifici;
  • le regole tecniche e i criteri di realizzazione di misure per prevenire l’ingresso del radon negli edifici di nuova costruzione nonché degli interventi di ristrutturazione su edifici esistenti che coinvolgono l’attacco a terra;
  • gli indicatori di efficacia delle azioni pianificate.

SIKUREZZAITALIA secondo quanto previsto dal D.Lgs. n° 203 25/11/22, ti assiste per non commettere errori nella valutazione:

  • Come fare la valutazione del rischio Radon?
  • quali sono gli effetti sulla salute?
  • quali valori di riferimento?
  • quando vige l’ obbligo di effettuare la misurazione?
  • quando è necessario comunicare i risultati delle misurazioni?
  • In quali casi interviene l’ esperto risanamento radon (EIIR)?
  • In quali casi interviene l’ esperto di radioprotezione (EdR)?
  • chi effettua le misure e sanzioni!?